Francesco Selmi, l’uomo
LA FORZA DEGLI ESEMPI
Sabato 2 dicembre, alle ore 15:00, presso la Sala consiliare del Comune di Vignola, è in programma un pomeriggio di studi dedicato a Francesco Selmi, di cui si celebra il bicentenario della nascita.
Programma:
Saluti del Sindaco di Vignola, dott. Simone Pelloni
Interventi:
Prof. Giampaolo Grandi
Perchè ristampare l‘Iconografia dei celebri vignolesi
Dott. Achille Lodovisi
La forza degli esempi e il desiderio di emulazione
Don Fabrizio Martelli e Scuola di Teatro di Vignola
Selmi e Don Bosco: l’intesa tra un liberale e un sacerdote
Dott. Piero Venturelli
Francesco Selmi, un uomo forte
Dott. Marcello Dani
La biblioteca di Francesco Selmi: primi sondaggi
Dott. Marcello Graziosi
La chimica. Miracolo sorprendente al servizio della civile comunanza
Intervento conclusivo del Maestro Giovanni Bartoli, ultimo discendente di Francesco Selmi
Ai partecipanti verrà donata una copia della ristampa dell’Iconografia dei celebri vignolesi (1839), a cura del Gruppo Mezaluna
L’incontro è promosso e organizzato da:
Fondazione di Vignola
Comune di Vignola
Auris – Biblioteca Francesco Selmi
Gruppo di documentazione Vignolese Mezaluna – “Mario Menabue”
Vignola e Identità
Università Popolare Natalia Ginzburg
Parrocchia dei Santi Nazario e Celso, Vignola
Parrocchia San Giuseppe artigiano, Brodano
Ingresso libero
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Breve biografia di Francesco Selmi
Nato a Vignola il 7 aprile 1817, Francesco Selmi conseguì il diploma di Maestro in Farmacia presso l’Università di Modena ed ottenne in seguito fama internazionale grazie agli studi e alle scoperte in ambito chimico (basti citare le ricerche sui colloidi, le ptomaine, l’invenzione della pila a triplice contatto); curò inoltre la pubblicazione della monumentale Enciclopedia di chimica scientifica e industriale (Utet, 1868-1881).
Fu un fervente patriota, costretto all’esilio dopo i moti risorgimentali del 1848. Si segnalò tra coloro che nel 1859 contribuirono in maniera decisiva alla cacciata di Francesco V d’Austria-Este da Modena e all’annessione dell’Emilia al Regno d’Italia. Si dedicò attivamente all’organizzazione del sistema scolastico, ricoprendo importanti incarichi presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
Nominato nel 1867 professore di Chimica farmaceutica e tossicologia presso l’Università di Bologna, si dedicò anche a studi di italianistica, in particolare su Dante, promuovendo un’edizione nazionale della Divina Commedia.
Morì a Vignola il 13 agosto 1881, a causa di un’infezione contratta in laboratorio.