Leonardo, genio senza tempo
Conversazione, con proiezioni, tenuta dal
prof. Giuseppe Quattrini, insegnante di storia e filosofia
Simbolo del Rinascimento ma al tempo stesso un uomo capace di uscire dai confini del suo tempo.
In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte, un viaggio per ripercorrere la vicenda umana e le multiformi attività del genio più creativo della storia.
Leonardo sapeva coniugare ricerca scientifica ed espressione artistica come nessun altro è riuscito a fare anche in seguito. E così da un lato troviamo straordinarie intuizioni come quella che un giorno l’uomo avrebbe volato e dall’altro i capolavori della pittura, senza dubbio le opere più famose della storia dell’arte come la Gioconda e l’Ultima Cena.
Si dice che il suo maestro, Andrea Verrocchio, dopo averlo visto dipingere, avrebbe deposto il pennello e non avrebbe più dipinto.
Eppure Leonardo non era solo un artista straordinario, se nel famoso curriculum, inviato a Ludovico il Moro, si presentava soprattutto come ingegnere e avrebbe finito poi per essere assunto con il compito di organizzare feste e parate.
L’aspetto probabilmente più suggestivo di Leonardo è, dunque, la sua insaziabile curiosità, il desiderio di svelare e conoscere ogni aspetto della realtà, accompagnato da un’immaginazione visionaria, motore delle sue innumerevoli ricerche.
Leonardo, però, non era sempre un gigante e nella sua vita non mancarono fallimenti, difficoltà e delusioni, come la famosa battaglia di Anghiari.
Una figura complessa e una personalità per certi aspetti misteriosa ma talmente affascinante da attraversae i secoli e suscitare ancora oggi una sconfinata ammirazione in tutto il mondo.
Iniziativa a cura di Archeo&Arte